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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Angli, Sassoni e Juti

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  L'invasione della Britannia da parte delle popolazioni germaniche degli Angli, dei Sassoni e degli Juti, fra il 400 e il 500 dell'era corrente. Le popolazioni celtiche della Britannia sotto la spinta degli invasori si ritireranno mano a mano nel Nord e nell'Ovest dell'isola, in quelle terre che in seguito diverranno la Scozia, il Galles e la Cornovaglia. Angli, Sassoni e Juti portarono nella nuova terra il culto dei loro Dèi, la loro tradizione e la scrittura magica ad essa connessa: le rune. Tutto questo prima dell'arrivo della nuova religione che aveva già conquistato l'impero romano.

Teiwaz

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  Teiwaz (27 febbraio-13 marzo) Poema runico norvegese Týr er æinendr ása; opt værðr smiðr blása. Týr è un Áss con una mano sola; spesso il fabbro deve soffiare. Poema runico islandese Týr er einhendr áss ok ulfs leifar ok hofa hilmir. Týr è un dio con una mano sola, il resto del lupo e il principe dei templi. Poema runico inglese Tir biþ tacna sum, healdeð trywa wel wiþ æþelingas; a biþ on færylde ofer nihta genipu, næfre swiceþ. Tir è una stella, essa tiene ben fede agli aetheling, sempre sul suo percorso sopra le nebbie della notte non fallisce mai.

Il fuoco del Tempio di Vesta

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  Oggi ricorre un anniversario nefasto. A seguito del decreto "Nemo se hostiis polluat" dell'imperatore cristiano Teodosio, emesso a Milano il 24 febbraio 391, venne messo al bando ogni genere di sacrificio pagano, anche in forma privata, si sancì il divieto di ingresso nei templi, si proibì l'atto di avvicinarsi ai santuari e l'adorazione di statue o manufatti. Come conseguenza di tale decreto fu spento anche il fuoco sacro del Tempio di Vesta a Roma, che ardeva da secoli. Per non dimenticare mai le persecuzioni attuate contro le antiche tradizioni religiose europee. (Immagine: Le Vestali di José Rico Cejudo)

La runa Sowilo

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Trentesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.     A cura di Fabrizio Bandini. 

Il Kali yuga

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Infine si ha il Kali yuga, l'età oscura o funesta.  La tradizione indù ha considerato sempre quest'ultimo ciclo come il più breve, quello che dovrà chiudere dolorosamente e rovinosamente lo stesso scorrere temporale. Il suo inizio è stato fissato in coincidenza della congiuntura aurorale iniziata alle sei del mattino del 18 Febbraio del 3102 a.C.  In quel momento Ketu (il nodo lunare sud la cui apparizione segna la conclusione di un ciclo), Rahu (il nodo lunare nord che ne indica l'inizio) e i 7 pianeti (Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, Sole e Luna), si sono trovati in perfetta congiunzione (amavasya). I cicli cosmici, Nuccio d'Anna (Immagine: Thomas Cole, The Course of Empire, Destruction)

Sowilo

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  Sowilo  (12 febbraio - 26 febbraio) Poema runico norvegese Sól er landa ljóme; lúti ek helgum dóme. Il sole è la luce del mondo; mi inchino al decreto divino. Poema runico islandese Sól er skýja skjöldr ok skínandi röðull ok ísa aldrtregi. rota siklingr. Il sole è lo scudo delle nuvole ed un raggio scintillante e il distruttore del ghiaccio. Poema runico anglosassone Sigel semannum symble biþ on hihte, ðonne hi hine feriaþ ofer fisces beþ, oþ hi brimhenest bringeþ to lande. Il sole è sempre una gioia nelle speranze dei naviganti quando viaggiano sopra il bagno dei pesci, finché la corrente delle profondità li porta a terra.

Eyvind Kinnrifi

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  Oggi ricordiamo Eyvind Kinnrifi, che rimase fedele agli Dèi, alle Dèe e alla Via Antica e si rifiutò di convertirsi al cristianesimo. Re Olaf Tryggvason, il re cristiano della Norvegia, nemico di tutti i pagani, lo torturò a morte, con un fornello di braci ardenti sullo stomaco.  Per non dimenticare mai.

La runa Algiz

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Ventinovesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.    A cura di Fabrizio Bandini.

Il sacrificio e il sentiero degli Dèi

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  Analizzando ancora con la sua abituale cura esegetica la morfologia e il significato di molti Inni vedici (Ṛgveda, X, 181,3), Jan Gonda ricorda che i sette Ṛṣi primordiali “ricevendo l'illuminazione visionaria con il pensiero (manasa didhyanah) trovarono il primo yajus (la formula sacrificale) che era caduto dal sentiero degli Dèi.” Tutto sembra indicare la indubitabile necessità di accostare il sacrificio primordiale all'illuminazione e al sentiero degli Dèi (devayana).  I cicli cosmici, Nuccio D'Anna (Immagine: le sette stelle dell'Orsa Maggiore)