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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Ehwaz

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  Eh byþ for eorlum æþelinga wyn, hors hofum wlanc, ðær him hæleþ ymb[e] welege on wicgum wrixlaþ spræce and biþ unstyllum æfre frofur. Il cavallo di fronte ai conti fa la gioia degli uomini nobili, portatore fiero sui suoi zoccoli; quando lo evocano gli eroi - uomini ricchi - su cavalli da guerra scambiano parole ed è sempre un conforto per coloro che non riposano mai. Poema runico anglosassone

L'apogeo degli Etruschi

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L'apogeo degli aristoi etruschi è dunque segnato dai colossali tumuli del VII secolo a. C. disseminati nei centri tra la valle dell'Arno e la valle del Tevere e lungo le coste tirreniche, dai palazzi costruiti dalla metà del VII e fino agli ultimi decenni del VI secolo a. C. come fastose dimore e come centro dei culti gentilizi. Mario Torelli, Storia degli Etruschi (Immagine: mappa della massima espansione etrusca)

Dioniso e la conoscenza

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  Con Dioniso, invero, la vita appare come sapienza, pur restando vita fremente: ecco l'arcano. In Grecia un dio nasce da un'occhiata esaltante sulla vita, su un pezzo di vita, che si vuole fermare. E questo è già conoscenza. Ma Dioniso nasce da un'occhiata su tutta la vita: come si può guardare assieme tutta la vita? Questo è la tracotanza del conoscere: se si vive si è dentro a una certa vita, ma voler essere dentro a tutta la vita assieme, ecco, questo suscita Dioniso, come dio onde sorge la sapienza. Giorgio Colli, La sapienza greca (Immagine: statua di Dioniso)

Ostara

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  Siamo arrivati alla festa di Ostara, all'Equinozio di Primavera. Ostara è la Dea della Primavera, l'Aurora, la giovane Dea che sorge da Est. Fra gli anglosassoni porta il nome di Eostre. Vengono onorate con lei anche Frigg, Freyja, Jorð, Nerthus, Erda, Iðunn e tutte le Dee della Terra. Finisce il mese di Hreþmonaþ, dedicato alla Dea Hrêða (Hretha) e comincia il mese di Eosturmonaþ (sassone occidentale: Eastermonaþ; antico alto germanico: Ôstarmânoth), dedicato alla Dea Eostre, Ostara. La festa celebra l'entrata nella parte luminosa dell'anno. Il Sole, la Dea Sunna, continua la sua salita nel Cielo, che culminerà nel Solstizio d'Estate. Che questa luce vi sia benefica e propizia. Buona festa a tutti.

L'Italia nell'Età del Ferro

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  L'Italia nell'età del Ferro, prima della grande invasione celtica della Pianura Padana e dell'Italia centrale, e prima ancora dell'ascesa di Roma. Un mosaico di diversi popoli: Celti, Liguri e Veneti nel Nord Italia, Etruschi nel Nord e nel Centro Italia, Italici nel Centro e nel Sud Italia, Illiri e Greci nel Sud Italia, Sardi, Sicani e Fenici nelle isole. Immagine: l'Italia nell'età del Ferro

Berkana

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  Bjarkan er laufgrønstr líma; Loki bar flærða tíma. La betulla ha le foglie più verdi di qualsiasi arboscello; Loki fu fortunato nel suo inganno. Poema runico norvegese Bjarkan er laufgat lim ok lítit tré ok ungsamligr viðr. abies buðlungr. La betulla è un ramo frondoso e un piccolo albero e un giovane e fresco arboscello. Poema runico islandese Beorc byþ bleda leas, bereþ efne swa ðeah tanas butan tudder, biþ on telgum wlitig, heah on helme hrysted fægere, geloden leafum, lyfte getenge. La betulla non ha frutti ma è come se ne avesse, reca ramoscelli senza semi fertili, ha splendidi rami la sua corona è alta, è finemente ricoperta di foglie che toccano il cielo. Poema runico anglosassone

Tolkien e la mitologia nordica, parte 1

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Dodicesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea. A cura di Fabrizio Bandini. (Nota: audio ottimizzato per lo smartphone, dal PC si consiglia l'utilizzo delle cuffie).

Ragnarr Loðbrók

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  Oggi commemoriamo Ragnarr Loðbrók, re di Svezia e di Danimarca, seguace degli Dèi, eroe dei tempi antichi. Morì valorosamente per mano del re cristiano Ælle II di Northumbria nella fossa dei serpenti che gli aveva allestito. Ecco gli ultimi versi del suo celeberrimo canto di morte nel Krákumál: Ora desidero che finisca le Disir mi chiamano a casa quelle che Óðinn mi ha inviato dalla sala di Herjan. Berrò felicemente birra con gli Æsir  sull'alto seggio la speranza di vita ora è perduta ridendo io morirò! Traduzione a cura del Recinto di Mezzo (Immagine: Ragnar Lodbroks död di Hugo Hamilton)

L'originaria potenza di Poseidone

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  L'originaria potenza di Poseidone si palesa ancora nei figli che il mito gli attribuisce: sono gigantesche, sfenate nature esprimenti la forza, come Orione, Oto, Efialte, Polifemo ed altri ancora. Quello che egli medesimo poi propriamente fu lo dice il nome, con la massima evidenza. La seconda parte di questo nome, che allude alla dea Terra, contiene lo stesso vocabolo arcaico col quale viene chiamata Damater (Demetra), la "Madre Da". I culti arcadici hanno conservato ancora antichissimi miti riguardanti i vincoli che lo legano a questa dea. Walter Otto, Gli dèi della Grecia (Immagine: Poseidon, artwork)