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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Gebo

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  Gyfu gumena byþ gleng and herenys, wraþu and wyrþscype and wræcna gehwam ar and ætwist, ðe byþ oþra leas. Il dono è per ogni uomo un onore e una lode un aiuto e un merito e per ogni avventuriero senza dimora, è il riparo e il soccorso per coloro che non hanno nient'altro. Poema runico anglosassone

Ai primordi degli spazi sacri

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  Dinanzi al sacro, però, il linguaggio cede d'efficacia, si affanna, fallisce: nulla può, appunto, a fronte dell'inesplicabile.  Come tutto quel che tocca questi argomenti, infatti, senza un simbolo in grado di unificare gli opposti, anche lo spazio sacro diviene paradossale: accessibile e inaccessibile, unico e trascendente per un verso, ripetibile a volontà per l'altro. Tracciare un confine significò fin da subito stabilire un dentro ed un fuori fra ciò che era conosciuto e ciò che non lo era e, laddove restava l'ignoto e le forze della natura si avvertivano più potenti, ecco gli Dèi arcaici e primordiali.  Ai primordi degli spazi sacri, Luca Siliprandi

Haustblót

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Siamo arrivati all'Haustblót, il blót di Autunno. Alban Elfed nella tradizione druidica. È la festa dell'Equinozio di Autunno. Il Sole continua la sua discesa, cominciata dopo il Solstizio d'Estate. Nell'Equinozio luce e buio si equivalgono. Passato questo si entra nella parte "oscura" dell'anno. In questo blót si onorano in particolar modo Óðinn, Freyr, Frigg e Freyja. Buona festa a tutti.

La runa Kenaz

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Ventesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.    A cura di Fabrizio Bandini.

L'Italia germanica e normanna

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Con la fine della signoria longobarda il flusso di tribù germaniche in Italia continuò, perché non c'era più nessuno che potesse arrestarlo; dopo la vittoria sui Longobardi si ebbero delle infiltrazioni di Franchi in Piemonte, Liguria, e Lombardia, dato che questo popolo era molto numeroso e il suolo italico attraeva irresistibilmente le stirpi germaniche. Una parte non trascurabile nel Sud e nella Sicilia ebbero i Normanni che nel 1030, sotto la guida di Rainulfo fondarono nel territorio della città longobarda di Caserta il primo stato normanno d'Italia, quello di Aversa, nome che evoca il mare del Nord; alla fine dell'XI secolo essi erano i padroni della Sicilia e di tutti i vasti e ricchi territori dell'Italia meridionale: la nobiltà siciliana è da allora in buona parte di sangue normanno. Gualtiero Ciola, Noi, Celti e Longobardi (Immagine: l’espansione del dominio normanno in Italia)

Kenaz

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  Cen byþ cwicera gehwam, cuþ on fyre blac ond beorhtlic, byrneþ oftust ðær hi æþelingas inne restaþ. La fiaccola è nota ad ogni uomo vivente per la sua pallida, brillante fiamma; brucia sempre all'interno del luogo in cui i principi siedono. Poema runico anglosassone

Ermanaric

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Oggi commemoriamo Ermanaric, possente re degli Ostrogoti della dinastia degli Amali, discendente di Gautr, seguace degli Dèi, che regnò lungamente sul suo popolo e sulle steppe orientali. Dopo di lui i re Amali condussero gli Ostrogoti in Italia, qui si stabilirono e regnarono. Essi sono i nostri antenati.

Il suono nella tradizione runica

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L'enorme importanza del suono nella tradizione runica è enfatizzato nel mito dell'origine delle rune nella coscienza degli Dei e degli Uomini. Il dio Óðinn (Wōden,) dice: "feci salire le rune, chiamandole lo feci". L'originale in norreno antico è: "nam ek upp rúnar, æpandi nam". È altamente significativo che non è detto che egli le incise o le evocò con altri mezzi. Il simbolismo del potere della vocalizzazione o del suono è mostrato come primario. Questo corrisponde in altre tradizioni al potere di "Vāc" (in sanscrito) e del "Logos" (greco-gnostico). Edred Thorsson, Rune-Song Traduzione a cura del Recinto di Mezzo

La runa Raidho

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Diciannovesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.    A cura di Fabrizio Bandini.