Post

L'Europa nel 526

Immagine
  L'Europa nel 526 d.C. Il mondo germanico si estende dalla Scandinavia al Nord Africa, con i Vandali, dalla penisola iberica, con gli Svevi e i Visigoti, sino all'Italia e alla Dalmazia, con gli Ostrogoti, e alla pianura ungherese, con i Longobardi e i Gepidi. Il mondo celtico è già ridotto all'Irlanda, Scozia, Galles e Cornovaglia, sotto la pressione degli Angli e dei Sassoni. Il mondo slavo è stanziato fra l'Oder e il Dnepr. L'impero di Costantinopoli regge gran parte dei Balcani, la Grecia, la penisola anatolica, la Siria e l'Egitto.

Ehwaz

Immagine
  Ehwaz (30 marzo- 13 aprile) Eh byþ for eorlum æþelinga wyn, hors hofum wlanc, ðær him hæleþ ymb[e] welege on wicgum wrixlaþ spræce and biþ unstyllum æfre frofur. Il cavallo è una gioia per i principi in presenza dei guerrieri, un destriero nell'orgoglio dei suoi zoccoli, quando i ricchi sulla sella spandono parole su di esso; ed è sempre fonte di benessere per l'irrequieto. Poema runico anglosassone

Blót di Ostara

Immagine
  Siamo arrivati alla seconda festa della Ruota dell’anno, la festa di Ostara, l'Equinozio di Primavera. Ostara è la Dea della Primavera, l'Aurora, la giovane Dea che sorge da Est. Fra gli anglosassoni porta il nome di Ēostre (proto-germanico: *Austrō, antico inglese: *Ēastre (æːɑstre); northumbro: Ēastro; merciano e sassone occidentale: Ēostre (eːostre); alto tedesco antico: *Ôstara; antico Sassone: *Āsteron) ed è citata da Beda il Venerabile nel suo De Temporum Ratione. Ad essa sono associate la Primavera, l’Aurora, la fertilità e la lepre, animale estremamente prolifico.  Come Dea dell’Aurora Ēostre è affine alle numerose altre Dèe dell'Alba attestate tra i popoli indoeuropei, tra cui Uṣás, Ēṓs e Aurōra. Il mese del calendario germanico antico in cui cade la festa porta il nome della Dea: Ēosturmōnaþ (antico inglese, northumbro), Ēastermōnaþ (sassone occidentale), Ôstarmânoth (antico alto germanico). La runa di questa festività è Berkano (in antico germanico), Bairkan (i...

Festa di Ostara

Immagine
  Quarantunesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.  A cura di Fabrizio Bandini.

Berkana

Immagine
  Berkana (14-29 marzo) Poema runico norvegese Bjarkan er laufgrønstr líma; Loki bar flærða tíma. La betulla ha le foglie più verdi di qualsiasi arboscello; Loki fu fortunato nel suo inganno. Poema runico islandese Bjarkan er laufgat lim ok lítit tré ok ungsamligr viðr. abies buðlungr. La betulla è un ramo frondoso e un piccolo albero e un giovane e fresco arboscello. Poema runico anglosassone Beorc byþ bleda leas, bereþ efne swa ðeah tanas butan tudder, biþ on telgum wlitig, heah on helme hrysted fægere, geloden leafum, lyfte getenge. Il pioppo non ha frutti; ma pur senza semi genera succhioni, poiché è generato dalle proprie foglie. Splendide sono le sue fronde e gloriosamente adornata la sua alta corona che raggiunge il cielo.

Ragnarr Loðbrók

Immagine
  Oggi commemoriamo Ragnarr Loðbrók, re di Svezia e di Danimarca, seguace degli Dèi, eroe dei tempi antichi. Morì valorosamente per mano del re cristiano Ælle II di Northumbria nella fossa dei serpenti che gli aveva allestito. Ecco gli ultimi versi del suo celeberrimo canto di morte nel Krákumál: Ora desidero che finisca le Disir mi chiamano a casa quelle che Óðinn mi ha inviato dalla sala di Herjan. Berrò felicemente birra con gli Æsir  sull'alto seggio la speranza di vita ora è perduta ridendo io morirò! Traduzione a cura del Recinto di Mezzo (Immagine: Ragnar Lodbroks död di Hugo Hamilton)

Gli Eruli

Immagine
  Gli Eruli erano una popolazione germanica originaria della regione di Halland, nell'attuale Svezia, oppure secondo altri dell'isola danese di Sjælland o dello Jutland. Tra il II ed il III secolo si spostarono, contemporaneamente ad altre popolazioni germaniche, come i Goti, nella regione compresa tra il fiume Dnepr e il Mar d'Azov.  Giunti a ridosso del limes nel 253 si unirono ai Goti nell'attacco a Pessinunte ed Efeso, che distrussero.  In seguito presero anch'essi parte, insieme ai Gepidi ed ad altre tribù, all'imponente coalizione guidata dai Goti che saccheggiò le province romane della regione balcanico-anatolica. I primi contatti diretti tra Romani ed Eruli sono riferibili alle scorrerie operate da un'orda di Germani, composta oltre che dagli Eruli anche dai Goti e dai Gepidi, nei Balcani e alla decisiva battaglia vinta dai Romani guidati dall'imperatore Claudio II nel 268 nei pressi di Niš, nell'attuale Serbia. In seguito, gli Eruli sono cit...