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Il sapere arcaico

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  Sapere.  Per chi sa, tutto si spiega.  Le superstizioni dei contadini estoni e i proverbi dei miei cavalieri cosacchi.  Tutto un mondo che proviene dalla Terra.  Sono superstizioso perché miro a ritrovare le forze oscure della natura.  So che sono parte del mondo e che è la mia volontà è la stessa dei fiori che alla fine trionfano sul gelido inverno.  Vedo segni dappertutto: nel volo degli uccelli e nella forma delle nubi, nel muschio umido, nell'acqua stagnante, nelle pietre dai contorni strani.  Il mistero è visibile: ci attornia.  Sono forte di tutta la forza del mondo.  Roman Feodorovic von Ungern Sternberg Immagine: Kvældsang, Theodor Kittelsen

Blót di Mezza Estate

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  Siamo arrivati alla quarta festa della Ruota dell’anno, la festa di Mezza Estate, Midsummer in inglese, Miðsumar in antico norreno, Midsommar in svedese. È il Solstizio d'Estate. Viene chiamata Litha nell'antico calendario anglosassone, riportato da Beda il Venerabile. Il Sole, la dea Sunna, dopo la sua lunga ascesa, raggiunge il suo culmine. È il trionfo della luce sulle tenebre. Nella tradizione nordica si celebrano in maniera particolare Baldr e Dagr, luminosi fra gli Dèi, e Sunna, luminosa fra le Dèe. L’origine della festa di Mezza Estate è veramente arcaica. Parecchi monumenti dell’antica Europa neolitica e megalitica, sono allineati al sorgere o al tramontare del Sole nel Solstizio d’Estate. Celebre è il caso della Heel Stone del grande monumento megalitico di Stonehenge, che marca il sorgere del Sole al Solstizio estivo. Tali allineamenti permangono anche in tempi successivi, sia in area celtica che in area germanica, e più in generale ovunque i popoli indoeuropei sian...

Dagaz

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  Dagaz (14 giugno-28 giugno) Dæg byþ drihtnes sond, deore mannum, mære metodes leoht, myrgþ and tohiht eadgum and earmum, eallum brice. Il giorno, la gloriosa luce del Creatore, è mandato dal Signore; è amato dall'uomo, una fonte di speranza e gioia per il ricco e per il povero, e di utilità per tutti. Poema runico anglosassone

Sigurðr il volsungo

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  Oggi commemoriamo Sigurðr il volsungo, seguace degli Dèi, iniziato ai misteri delle rune, uccisore di Fafnir, grande eroe del Nord. Trova conforto, dunque, guida di schiere! Questo dono è concesso in vita al principe: Sì, non verrà sulla terra uomo di fama, sotto la dimora del sole, maggiore della tua, Sigurðr. Grípisspá, 52 (Immagine: detail of the carved portal of Hylestad stave church, Scene from the story of Sigurd, Sigurd kills the dragon Fafnir.) 

Álfheimr

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  Nella mitologia nordica Álfheimr o Álfaheimr (in antico inglese Ælfham, in tedesco Elfheim), è uno dei Nove Mondi, dimora dei cosiddetti Liósálfar, ovvero gli elfi chiari. Il nome Álfheimr deriva dal norreno "heimr" cioè "casa, dimora" e "Alf" ovvero "elfo", è significa "dimora degli elfi".  Il mondo è anche chiamato Ljósálfaheimr o Ljosalfheim, per specificare che si parla dei Liósálfar, gli elfi della luce, e non dei Svartálfar. Secondo il canto eddico del Grímnismál questo mondo è governato da Freyr: « Álfheim Frey gáfo i árdaga tívar at tannfé. » « Álfheimr a Freyr donarono in principio gli dèi per il suo primo dente.» (Immagine: Elfi danzanti di August Malmström, 1866)

Othala

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  Othala (29 maggio-13 giugno) La proprietà è assai cara  a ogni uomo, se riesce ad apprezzare ciò che è giusto e conforme al costume nella sua dimora spesso prospera. Poema runico anglosassone

Le nascite passate

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  Il Beato Signore disse:  Numerose sono le mie nascite passate e anche le tue, Arjuna; io le conosco tutte; tu, invece, non le conosci, o tormento dei tuoi nemici! Bhagavadgita, Canto IV, 5