La religione vedica
Infatti, ciò che colpisce più d'ogni altro aspetto nella religione vedica è, innanzi tutto, la completa assenza di templi o di altre costruzioni permanenti dedicate al culto.
Né si hanno elementi per poter affermare che esistessero delle immagini che rappresentavano le divinità.
Il luogo dove si celebrava il sacrificio veniva scelto, preparato e delimitato ogni volta attraverso accurate misurazioni e l'area destinata al compimento della cerimonia veniva suddivisa in varie porzioni destinate ciascuna a diverse funzioni che vi si dovevano compiere (...)
Inoltre non esistevano neppure testi da venerare materialmente come sacre scritture.
La liturgia era tutta nella mente di coloro che la eseguivano.
Poiché, dunque, il sacrificio poteva essere compiuto dovunque si decidesse di celebrarlo, si può dire che la religione vedica era la più adatta ad un popolo nomade o seminomade, quali erano appunto gli Indo-ari.
Saverio Sani, Introduzione al Rgveda
(Foto del Kashmir)
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