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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

Fehu

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  La ricchezza è fonte di discordia tra familiari; il lupo vive nella foresta. Poema runico norvegese La ricchezza è fonte di discordia tra familiari e fuoco sul mare e sentiero del serpente. Poema runico islandese La ricchezza è una comodità per tutti; ma ognuno deve donarla liberamente, se vuole accrescere l'onore agli occhi del Signore. Poema runico anglosassone

Il dharma

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Nel Kritayuga il dharma è integro e si regge su tutte e quattro le zampe e cosi anche la verità; e gli uomini non ottengono alcun vantaggio con l'adharma. Ma nelle altre età, a causa di tali ingiusti vantaggi il dharma è fatto cadere zampa dopo zampa; e a causa del furto, della menzogna e dell'inganno, il dharma se ne va, zampa dopo zampa. Nel Kritayuga le persone sono esenti da malattie, raggiungono tutti i loro obiettivi, e hanno una durata della vita di quattrocento anni; ma nelle età che cominciano con il Tretayuga, la durata della vita diminuisce, zampa dopo zampa. Le Leggi di Manu, I, 81-83

Syn

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  Syn è una dea della mitologia norrena, appartenente alla stirpe degli Asi. È la guardiana delle porte degli edifici, che chiude davanti a coloro che non devono entrare.  Ella è anche avvocata contro le accuse che si vogliono respingere. Il suo nome significa appunto "ricusa" o "negazione". Immagine: Syn (artwork)

Midsummer

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  Siamo arrivati alla festa di Mezza Estate, al Solstizio d'Estate. Midsummer, Miðsumar, Midsommar nella tradizione nordica, Litha nell'antico calendario anglosassone. Nella tradizione celtica è Alban Hefin. Il Sole, la dea Sunna, dopo la sua lunga ascesa, raggiunge il suo culmine. È il trionfo della luce sulle tenebre. Nella tradizione nordica si celebrano in maniera particolare Baldr e Dagr, luminosi fra gli Dèi, e Sunna, luminosa fra le Dèe. Buona festa a tutti.

Nei secoli futuri

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Nei secoli futuri verrà il giorno in cui si scoprirà il grande segreto sepolto nell'oceano. E la potente isola sarà ritrovata. Teti, di nuovo, svelerà questa contrada. E Thule, oramai, non sarà più il paese ai confini del mondo. Lucio Anneo Seneca, Medea (Immagine: Atlantide sommersa)

Dagaz

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  Il giorno è il messaggero del signore caro agli uomini la celebre luce del sovrano; è la gioia e la speranza  per il ricco e il povero, e utile a tutti. Poema runico anglosassone

Il regno dei Longobardi

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«Erat hoc mirabile in regno Langobardorum: nulla erat violentia, nullae struebantur insidiae; nemo aliquem iniuste angariabat, nemo spoliabat; non erant furta, non latrocinia; unusquisque quo libebat securus sine timore» «C'era questo di meraviglioso nel regno dei Longobardi: non c'erano violenze, non si tramavano insidie; nessuno opprimeva gli altri ingiustamente, nessuno depredava; non c'erano furti, non c'erano rapine; ognuno andava dove voleva, sicuro e senza alcun timore» Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, III 16 (Immagine: Arte longobarda, cavaliere, lastrina dello scudo di Stabio, bronzo dorato)

Sigurðr il volsungo

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Oggi commemoriamo Sigurðr il volsungo, seguace degli Dèi, iniziato ai misteri delle rune, uccisore di Fafnir, grande eroe del Nord. Trova conforto, dunque, guida di schiere! Questo dono è concesso in vita al principe: Sì, non verrà sulla terra uomo di fama, sotto la dimora del sole, maggiore della tua, Sigurðr. Grípisspá, 52 (Immagine: detail of the carved portal of Hylestad stave church, Scene from the story of Sigurd, Sigurd kills the dragon Fafnir.) 

I re di Numenor

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  Vi furono in tutto venticinque sovrani di Númenor, comprese tre regine regnanti. Il primo re, come detto in precedenza, fu Elros, figlio di Eärendil ed Elwing. Egli visse così a lungo che, al momento della sua morte, suo figlio Vardamir era già molto anziano: perciò Vardamir passò immediatamente lo scettro a suo figlio Amandil; ciò nonostante, Vardamir è considerato il secondo re, e si ritiene che abbia regnato per un solo anno. Dopo Vardamir, fino al regno di Tar-Atanamir, i re lasciarono lo Scettro ai loro eredi prima di morire, ancora nel pieno delle loro facoltà fisiche e mentali. Inizialmente la legge permetteva che lo Scettro passasse solo ai discendenti maschi di Elros (primogenitura maschile). Perciò Tar-Meneldur successe a Tar-Elendil, anche se aveva due sorelle più grandi. Alla fine la legge fu cambiata, così che lo scettro passasse al figlio maggiore del re, senza badare al sesso (primogenitura semplice). Questo cambiamento probabilmente avvenne in diverse fasi. Certamente

Le religioni primordiali

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  Stabiliamo quindi una volta per tutte che vi sono tre tipi fondamentali di cultura e con ciò anche tre tipi di religione primordiale. Tutti i popoli che vivono sotto un cielo rannuvolato onorano il dio della tempesta, connotato da tuoni e lampi. Quelli che curano la coltivazione del grano e l'allevamento degli animali domestici, e che s'insediano nelle città, onorano la Grande Madre, e nella successione prediligono un ordine di tipo matriarcale. Tutti quelli che emigrano di notte sotto il cielo stellato con le proprie greggi sviluppano una religione astrale, con il sole e la luna indicatori del tempo nella volta celeste. Margarete Riemschneider, La religione dei Celti (Immagine: Via Lattea)

La liberazione di Idunn

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Per gli Æsir fu grave la perdita di Iðunn, poiché incanutirono e divennero vecchi. Si riunirono dunque nel þing e si chiesero l'un l'altro quali fossero le ultime nuove su Iðunn e la notizia più recente che si apprese era che fosse uscita da Ásgarðr insieme a Loki. Egli fu quindi preso e portato nel þing, dove fu minacciato di morte e di tortura. Fu così spaventato che giurò che avrebbe cercato Iðunn in Jotunheimr, se Freyja gli avesse prestato il travestimento da falco che possedeva. Quando si fu travestito da falco, volò a nord verso Jotunheimr e giunse un giorno presso il gigante Þjazi. Questi navigava in mare, mentre Iðunn era a casa. Loki la trasformò in noce, la afferrò coi suoi artigli e volò via più veloce che poté. Quando Þjazi giunse a casa e non trovò Iðunn, si mise il suo travestimento da aquila e inseguì Loki, muovendo l'aria come fanno le aquile in volo. Quando gli Æsir videro che il falco volava con la noce e anche quale aquila fosse in volo, allora usciron