I re di Numenor
Vi furono in tutto venticinque sovrani di Númenor, comprese tre regine regnanti. Il primo re, come detto in precedenza, fu Elros, figlio di Eärendil ed Elwing. Egli visse così a lungo che, al momento della sua morte, suo figlio Vardamir era già molto anziano: perciò Vardamir passò immediatamente lo scettro a suo figlio Amandil; ciò nonostante, Vardamir è considerato il secondo re, e si ritiene che abbia regnato per un solo anno. Dopo Vardamir, fino al regno di Tar-Atanamir, i re lasciarono lo Scettro ai loro eredi prima di morire, ancora nel pieno delle loro facoltà fisiche e mentali. Inizialmente la legge permetteva che lo Scettro passasse solo ai discendenti maschi di Elros (primogenitura maschile). Perciò Tar-Meneldur successe a Tar-Elendil, anche se aveva due sorelle più grandi. Alla fine la legge fu cambiata, così che lo scettro passasse al figlio maggiore del re, senza badare al sesso (primogenitura semplice).
Questo cambiamento probabilmente avvenne in diverse fasi. Certamente Tar-Aldarion, che non aveva figli maschi, cambiò la legge in modo che sua figlia Ancalimë potesse succedergli, ma i dettagli dei successivi cambiamenti della legge sono molto confusi: bisogna ricordare che ben pochi documenti númenóreani sopravvissero alla Caduta, e che le storie della Terra di mezzo scritte da Tolkien sono narrate dal punto di vista di coloro che vivevano alla fine della Terza Era e all'inizio della Quarta — circa 3.500 anni dopo la Caduta — a parte l'Akallabêth, scritta da Elendil dopo essere arrivato nella Terra di mezzo.
Dopo Ar-Pharazôn, che perì nella Caduta di Númenor, la linea diretta dei Re fu spezzata. Il potere dei Númenóreani continuò nella Terra di Mezzo attraverso i Regni Dunedain di Arnor e Gondor, fondati e retti da Elendil, figlio dell'ultimo dei Signori di Andúnië e più anziano discendente vivente di Elros attraverso Silmariën, e dai suoi eredi.
Il simbolo del potere regale era uno scettro (del quale non è rimasta alcuna descrizione). Ar-Pharazôn lo portò con sé quando sbarcò a Valinor, perciò rimase sepolto insieme a lui. La spada dei re era Aranrúth, originariamente la spada di Thingol del Doriath, che presumibilmente rimase anch'essa sepolta insieme ad Ar-Pharazôn. Altri importanti cimeli dei re erano Dramborleg, la scure di Tuor, e l'anello di Barahir. Solo l'anello sopravvisse alla Caduta, poiché Tar-Elendil lo dette a sua figlia Silmariën, e così esso passò nelle mani dei signori di Andúnië. Elendil lo riportò nella Terra di Mezzo, dove divenne un cimelio dei re di Arnor.
Il simbolo del potere dei signori di Andúnië era pure uno scettro, lo Scettro di Andúnië: esso viene descritto come una "verga d'argento", che forse era fatto di mithril. Elendil lo portò nella Terra di Mezzo, dove divenne il simbolo del potere dei re di Arnor: era perciò noto come lo Scettro di Annúminas, dal nome della capitale di Arnor; quando Elrond lo diede a re Elessar alla fine della Terza Era, si riteneva che fosse il più antico oggetto fatto dagli Uomini che fosse conservato nella Terra di Mezzo.
(Immagine: First King of Númenor Elros Tar-Minyatur / Fan Art)
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