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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Hleifblot

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  Siamo arrivati al Hleifblot. Lammas, Hlafmesse, nella tradizione anglosassone posteriore, Freyfaxi, nella tradizione islandese. Nella tradizione celtica è nota come Lughnasadh. È l'antica Festa del Raccolto. Il mese di Agosto, che entra, è chiamato infatti nel calendario anglosassone Weodmonaþ, il mese della vegetazione. In quello franco invece è noto come Aranmanoþ, il mese delle spighe di grano. Il Sole comincia a declinare dopo il Solstizio d'Estate, ma è ancora alto nel Cielo. In questo blót si celebrano in particolare Freyr e Þórr, nel loro aspetto di divinità tutelari e di difensori della fertilità, del raccolto e della ricchezza. Buona festa a tutti.

Thurisaz

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  Þurs er kvenna kvöl ok kletta búi ok varðrúnar verr. Thurs è la tortura delle donne e l'abitante delle colline e il marito di Vardrún. Poema runico islandese

La magia ittita

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  Con il termine magia è possibile identificare nel mondo ittita tutte le azioni che mirano a controllare la vita umana, la salute, il benessere e il successo di una persona.  Gli Ittiti utilizzavano una serie di pratiche rituali per curare varie malattie, sia fisiche che psichiche, guidare il corso della vita umana attraverso passaggi importanti, come la nascita e la morte, e intervenire sul mondo circostante, che poteva in certi casi rivelarsi ostile, come in caso di guerre e di epidemie.  Essi ritenevano che la causa di questi problemi potesse essere ricercata sia nell'ira di una divinità, adirata per i comportamenti sbagliati degli esseri umani, sia nell'intervento ostile di un avversario.  I rituali erano stati raccolti nelle biblioteche della capitale probabilmente a beneficio della famiglia reale.  Talvolta, infatti, è proprio il re, in certi casi insieme alla regina, il destinatario di tali pratiche. Giulia Torri, Sacerdoti, esorcisti e rituali magici (Immagine: bassori

Il re fra i Germani

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Secondo l'antica tradizione dei Germani, il re era una figura sacra, direttamente partecipe della natura divina e incarnante la fortuna della stirpe.  Il suo compito coincideva con quello del sacerdote, al quale si chiedeva di mantenere attraverso la sua persona un contatto con le potenze celesti per garantire la prosperità e la vittoria.  Al re era chiesto di concentrare le energie vegetative e vivificanti e di rifletterle sul popolo.  Gianna Chiesa Isnardi, I miti nordici. (Immagine: Flateyjarbok, Re Harald Bellachioma riceve la Norvegia dalle mani del padre Hálfdan il Nero).

Non sussiste nulla

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  Non sussiste nulla di tutto ciò che toccarono con le loro mani coloro che intonavano gli inni del Rg Veda.  Non solo perché il legno marcisce prima nel clima tropicale.  Non solo perché evitarono le costruzioni in pietra. Non solo perché scelsero di non avere templi. Gli inni parlano di palazzi dalle cento porte.  Parlano di gioielli ben lavorati. Di palizzate di bronzo.  Elencano utensili rituali.  Nominano armi e carri. È come se tutto fosse stato pura realtà mentale che lascia apparire e poi riassorbe l'oggetto. Rimasero le foreste, disseminate di chiazze, laddove era passato il fuoco.  Rimasero gli inni, i metri, i nomi.  Conservarono le parole e il fuoco.  Che altro occorreva? Roberto Calasso, Ka

La Luna e il Sole

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  Hvaðan máni um kom, svá at ferr menn yfir, eða sól it sama. Da dove la luna è venuta, lei che sugli uomini va, e il sole ugualmente? Mundilfæri heitir, hann er mána faðir ok svá Sólar it sama; himin hverfa þau skolo hverjan dag ǫldom at ártali. Mundilfǿri si chiama colui che fu il padre della luna e del sole ugualmente; il cielo percorreranno quei due ogni giorno per segnare agli uomini il tempo. Ljóða Edda, Vafþrúðnismál [22-23] Immagine: Carro solare ritrovato a Trundholm (Danimarca), risalente all'età del bronzo (1400 a.C.)

Uruz

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  Ur byþ anmod ond oferhyrned, felafrecne deor, feohteþ mid hornum mære morstapa; þæt is modig wuht. L'uro è fiero e ha grandi corna; è una bestia assai selvaggia e combatte con le sue corna; grande vagabondo della brughiera, è una creatura di grande coraggio. Poema runico anglosassone

Gambara, Ibor e Aion

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  Oggi commemoriamo Gambara, Ibor e Aion, la madre e i padri dei Longobardi, seguaci degli Dèi, sapienti e valorosi, antenati di tutti noi.

La monarchia hittita

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Il Tabarna, il re, sia caro agli Dèi. Il paese appartiene al Dio della Tempesta; il cielo, la terra, gli uomini appartengono al Dio della Tempesta. Egli ha fatto il re suo amministratore e a lui ha affidato tutto il paese di Hatti. Testo di epoca antico hittita (Immagine: L'Impero hittita in rosso all'apice della sua potenza nel 1290 a.C.; in rosso scuro il territorio di origine.)  

La persecuzione del paganesimo

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  Per non dimenticare mai. Quando la chiesa cristiana ha voluto evangelizzare, ha demonizzato gli Dei pagani e anche la loro lingua, le rune. Queste sono diventate simboli diabolici e in Islanda il loro semplice possesso esponeva al rogo. Iniziazione alle rune, A-L. e A. D'Aupremont