Siamo arrivati alla prima festa della Ruota dell’anno, che si celebra nel primo giorno di Febbraio, nel primo giorno di Solmonath, che inizia secondo l’antica usanza germanica al tramonto del sole del 31 Gennaio. Il nuovo giorno fra le popolazioni germaniche era fatto cominciare infatti al tramonto e non alla mezzanotte come è usuale ai nostri tempi. Dísablót, nella tradizione svedese, in cui si onorano principalmente le Dísir, le divinità femminili, le Norne e le Valchirie. Thorrablót, nella tradizione islandese, dedicato al dio Thor, difensore di Asgard e di Midgard. Nel periodo medievale, secondo le saghe, il Dísablót era celebrato nel mese di Góa, ovvero fra metà Febbraio e metà Marzo, nel tempio di Uppsala. Nel periodo medievale il Thorrablót, sempre secondo le saghe, era celebrato invece fra metà Gennaio e metà Febbraio, nel mese di Thorri. Nell'antico calendario anglosassone il mese di Febbraio, che entra, è chiamato Solmonath, il mese del Sole. La runa di questa festa
Siamo arrivati alla terza festa della Ruota dell’anno, la Festa di Walpurga, Walpurgisnacht, la Notte di Walpurga, il Blót di Maggio, la Festa di Maggio. Nella tradizione celtica gaelica è Bealtaine. In Italia è nota anche con il nome di Calendimaggio, le Calende di Maggio. Il nome Calendimaggio deriva dalla tradizione italico-romana, ma la festa nel corso dei secoli ha integrato a questa tradizione anche quella celtica e quella germanica, grazie all'ingresso e allo stanziamento in Italia di popolazioni celtiche e germaniche. Nell’antichità questa festa era associata alla levata eliaca di Aldebaran (Alpha Taurus), nella Costellazione del Toro. Il nome Walburga/Walpurga significa letteralmente il “Recinto dei Caduti”, la “Rocca dei Caduti”. Nome dalla fortissima connotazione arcaica e pagana, richiamando chiaramente il concetto del Walhalla germanico e del Valhöll norreno, la sala in cui il Dio Wotan/Óðinn accoglie i suoi eroi caduti in guerra. In epoca medievale la festa di Walp
Oggi ricordiamo Eyvind Kinnrifi, che rimase fedele agli Dèi, alle Dèe e alla Via Antica e si rifiutò di convertirsi al cristianesimo. Re Olaf Tryggvason, il re cristiano della Norvegia, nemico di tutti i pagani, lo torturò a morte, con un fornello di braci ardenti sullo stomaco. Per non dimenticare mai.
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