Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Ehwaz

Immagine
Ehwaz (30 marzo- 13 aprile) Eh byþ for eorlum æþelinga wyn, hors hofum wlanc, ðær him hæleþ ymb[e] welege on wicgum wrixlaþ spræce and biþ unstyllum æfre frofur. Il cavallo di fronte ai conti fa la gioia degli uomini nobili, portatore fiero sui suoi zoccoli; quando lo evocano gli eroi - uomini ricchi - su cavalli da guerra scambiano parole ed è sempre un conforto per coloro che non riposano mai. Poema runico anglosassone

La runa Berkano

Immagine
Trentaduesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.       A cura di Fabrizio Bandini. 

L'Europa nel 120

Immagine
L'Europa nel 120 dell'era corrente. L'Impero Romano si estendeva dalla Britannia all'Egitto. Le popolazioni germaniche invece regnavano fra il mare del Nord e l'attuale Russia bianca. Da notare i padri Longobardi, stanziati sul bacino dell'Elba, fra i Sassoni e i Cherusci, e i padri Goti, stanziati sul bacino della Vistola, fra i Gepidi e i Burgundi. Verso est, nelle steppe russe, il vasto mondo indoeuropeo dei Sarmati. L'era della grande migrazione dei popoli germanici avrebbe portato i Goti e i Longobardi a fondare i loro regni in Italia.

Blót di Ostara

Immagine
  Siamo arrivati alla seconda festa della Ruota dell’anno, la festa di Ostara, l'Equinozio di Primavera. Ostara è la Dea della Primavera, l'Aurora, la giovane Dea che sorge da Est. Fra gli anglosassoni porta il nome di Ēostre (proto-germanico: *Austrō, antico inglese: *Ēastre (æːɑstre); northumbro: Ēastro; merciano e sassone occidentale: Ēostre (eːostre); alto tedesco antico: *Ôstara; antico Sassone: *Āsteron) ed è citata da Beda il Venerabile nel suo De Temporum Ratione. Ad essa sono associate la Primavera, l’Aurora, la fertilità e la lepre, animale estremamente prolifico.  Come Dea dell’Aurora Ēostre è affine alle numerose altre Dèe dell'Alba attestate tra i popoli indoeuropei, tra cui Uṣás, Ēṓs e Aurōra. Il mese del calendario germanico antico in cui cade la festa porta il nome della Dea: Ēosturmōnaþ (antico inglese, northumbro), Ēastermōnaþ (sassone occidentale), Ôstarmânoth (antico alto germanico). La runa di questa festività è Berkano (in antico germanico), Bairkan (i

Berkano

Immagine
  Berkano (14-29 marzo) Bjarkan er laufgrønstr líma; Loki bar flærða tíma. La betulla ha le foglie più verdi di qualsiasi arboscello; Loki fu fortunato nel suo inganno. Poema runico norvegese Bjarkan er laufgat lim ok lítit tré ok ungsamligr viðr. abies buðlungr. La betulla è un ramo frondoso e un piccolo albero e un giovane e fresco arboscello. Poema runico islandese Beorc byþ bleda leas, bereþ efne swa ðeah tanas butan tudder, biþ on telgum wlitig, heah on helme hrysted fægere, geloden leafum, lyfte getenge. La betulla non ha frutti ma è come se ne avesse, reca ramoscelli senza semi fertili, ha splendidi rami la sua corona è alta, è finemente ricoperta di foglie che toccano il cielo. Poema runico anglosassone

La runa Tiwaz

Immagine
Trentunesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.     A cura di Fabrizio Bandini. 

Ragnarr Loðbrók

Immagine
  Oggi commemoriamo Ragnarr Loðbrók, re di Svezia e di Danimarca, seguace degli Dèi, eroe dei tempi antichi. Morì valorosamente per mano del re cristiano Ælle II di Northumbria nella fossa dei serpenti che gli aveva allestito. Ecco gli ultimi versi del suo celeberrimo canto di morte nel Krákumál: Ora desidero che finisca le Disir mi chiamano a casa quelle che Óðinn mi ha inviato dalla sala di Herjan. Berrò felicemente birra con gli Æsir  sull'alto seggio la speranza di vita ora è perduta ridendo io morirò! Traduzione a cura del Recinto di Mezzo (Immagine: Ragnar Lodbroks död di Hugo Hamilton)

Kalki

Immagine
  «Athāsau yuga-sandhyāyāṁ dasyu-prāyeṣu rājasu janitā viṣṇu-yaśaso nāmnā kalkir jagat-patiḥ» «Al crepuscolo dell'era presente,  quando tutti i re saranno diventati ladri,  allora il Signore apparirà con il nome Kalki,  Signore della creazione, Viṣṇu Yaśas» Bhāgavata Purāṇa I, 3, 25