Il cavallo di Troia

 



In genere però si è sottovalutata l'importanza dell'aspetto religioso e magico che circonda l'intera vicenda del cavallo, dalla sua costruzione alla distruzione del muro della città: si pensi all'ascia che veniva conservata nel tempio di Atena ad Eilenia, alla proposta dei Troiani di distruggere il cavallo di legno con gli stessi metodi dei sacrifici dei cavalli, alla Cordax, al significato simbolico dei legni usati, alla tempesta connessa al completamento del cavallo.

Il cavallo di legno doveva quindi danneggiare con mezzi soprannaturali le difese magiche di Troia: il muro aveva infatti un nome speciale, ieron kredemnon, il sacro velo, velo o sigillo, sigillo magico che circondava la città e che doveva essere sciolto, violato o neutralizzato per rendere possibile l'attacco e la sua espugnazione.

Arcana Urbis, Marco Baistrocchi


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