L'ira di Achille

 



Cantami, o dea, l'ira funesta di Akhilleús Pelídes,

che provocò infiniti dolori agli akhaioí

e molte anime forti sprofondò nell'Áides;

i loro corpi furono preda dei cani

e degli uccelli: così si compiva il volere di Zeús,

dal primo istante in cui una lite divise

l'Atreïdes, signore dei popoli, e il divino Akhilleús. 


Omero, Iliade, Libro Primo 1-7

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