Artemide
Artemide io canto, dalle frecce d'oro,
che ama i clamori della caccia;
vergine augusta, arciera saettatrice di cervi,
sorella del dio dall'aurea spada, Apollo;
Artemide, che sui monti ombrosi e le cime battute dal vento,
esaltandosi nella caccia, tende l'arco tutto d'oro,
e scocca i suoi dardi dolorosi:
tremano le vette dei monti sublimi,
dalla foresta piena d'ombra si leva
un'eco immensa, all'urlo delle fiere;
freme la terra e il mare pescoso, ma ella, con intrepido cuore,
si volge da ogni parte, sterminando la stirpe delle fiere.
Inni Omerici, 27, Ad Artemide
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