Odhinn e Varuna





La corrispondenza fra Odhinn e Varuna è sorprendente.

Entrambi sono fondamentalmente dei maghi e, se la magia nordica presenta dei caratteri propri di cui sarebbe vano cercare dei caratteri equivalenti in India, il dono della metamorfosi così caratteristico del primo coincide con la maya di cui fa uso abbondante il secondo.

L'afferrare istantaneo e irresistibile di Varuna espresso dai suoi lacci e dai suoi nodi, è anche la modalità dell'azione di Odhinn che, sul campo di battaglia, ha il dono non solo di accecare, assordare, intorpidire i suoi avversari, ma letteralmente di legarli con un laccio invisibile.

E questo è il procedimento che evoca Brynhildr nel sogno-maledizione che racconta a Gunnar dopo l'uccisione di Sigurdhr: Mi sembrava, dice, che tu, principe, cavalcassi, spoglio di gioia, avvinto da un laccio, nell'esercito nemico.

Quel laccio è lo her-fjöturr, "il laccio d'esercito", l'incantesimo che paralizza il combattente.


Georges Dumézil, Gli Dèi dei Germani


(Immagine: Odhinn con la sua lancia, Gungnir, e i suoi corvi, Huginn e Muninn)

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