Gli Spartani alle Termopili

 




I Barbari cadevano in gran numero, perché alle spalle, i comandanti dei reparti, con gli scudisci in mano, li sferzavano tutti senza distinzione, spingendoli sempre avanti.
Perciò molti di essi caddero in mare e vi trovarono la morte; molti di più venivano calpestati, vivi ancora, dai compagni: nessun conto di chi cadeva.
Siccome infatti sapevano i Greci che su di loro incalzava la morte da parte di quelli che stavano aggirando il monte, spiegavano contro i Barbari quanto più avevano di forze, con pieno disprezzo della vita, battendosi come forsennati.

Erodoto, Historíai, Libro VII


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