La fine di Atlantide

 



Ma quando a causa di una mescolanza sempre crescente con i mortali, la parte divina della loro natura prese a diminuire sempre di più, in modo che cominciava a prevalere la natura umana, essi si mostrarono cattivi, incapaci di apprezzare la loro fortuna; ma a colui che era in grado di giudicare la loro situazione essi sembravano viziosi perché del loro tesoro più prezioso distruggevano la parte più bella; a molti altri, invece, che erano incapaci di distinguere una vita basata sulla vera felicità, essi sembravano più abili e fortunati proprio nel momento in cui, in realtà, erano già spinti dall'avidità di possesso e di potere. 

Tuttavia il dio degli dèi, Zeus, che regna secondo le leggi eterne e che capiva in quale deprecabile stato si era ridotta quella stirpe una volta tanto eroica, convocò tutti gli altri dèi nella sua dimora al centro dell'universo, da dove si vede ogni cosa e creatura, con l'intento di colpirla con una punizione...

Platone, Crizia


Ora, nell’isola di Atlantide vi era un grande e meraviglioso impero che comandava l’intera isola e molte altre e anche parte del continente; inoltre governava parti della Libia al di qua delle Colonne d’Ercole fino all’Egitto e parti dell’Europa fino alla Tirrenia.

La grande potenza, raccolte tutte le sue forze, tentò di soggiogare in un solo colpo il vostro paese e il nostro nonché tutto il territorio al di qua dello stretto.

Poi, Solone, il vostro paese divenne famoso fra tutti gli altri paesi per virtù e forza.

Poiché era il primo per coraggio e abilità bellica ed era a capo dei greci. 

E quando tutti gli altri si ritirarono, costretto a rimanere da solo, dopo aver passato i peggior pericoli, sconfisse e trionfò sugli invasori e preservò dalla schiavitù tutti quelli che non erano ancora stati soggiogati e con generosità liberò tutti gli altri, noi compresi, che abitiamo al di qua dei confini di Ercole.

Ma successivamente nello spazio di un sol giorno e una sola notte terribili, si verificarono immani terremoti e cataclismi durante i quali il vostro esercito fu inghiottito tutto quanto dalla terra e anche l’isola di Atlantide si inabissò nel mare e scomparve: ecco perché anche oggi quel mare risulta ormai inesplorabile e inaccessibile, a causa dell’ostacolo creato dal fango dei bassifondi che l’isola depositò inabissandosi.

Platone, Timeo 


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