Il discorso di Thorgny


 


«Quindi Thorgny si alzò in piedi; e quando lo fece tutte le persone sedute si alzarono, ed arrivarono da tutte le parti per sentire cosa Thorgny Lagmann stava per dire. All'inizio ci fu un gran chiasso di persone ed armi; ma quando il rumore si spense, Thorgny iniziò a parlare:

Il carattere dei re svedesi è oggi diverso da quello che era un tempo. Mio nonno Thorgny potrebbe ben ricordare il re di Uppsala Eirik Eymundson, ed era solito dire di lui che quando si trovava nei suoi anni migliori faceva una spedizione ogni estate in stati diversi, conquistando per sé Finlandia, Carelia, Curlandia, Estonia, e tutti i vicini stati orientali; ed ancora oggi si possono vedere mura in terra, bastioni ed altre grandi opere che fece. E, inoltre, non era tanto superbo da non ascoltare le persone che avevano qualcosa da dirgli. Mio padre, ancora, fu a lungo con re Bjorn, e conosceva bene i suoi modi di comportarsi. Durante la vita di Bjorn il regno fu forte, e nessuno soffrì la povertà, ed era molto amichevole. Ricordo anche re Erik il Vittorioso, e fui con lui in molte spedizioni di guerra. Egli allargò il dominio svedese, difendendolo valorosamente; era semplice e piacevole parlare con lui delle nostre idee. Ma il re che abbiamo adesso non permette a nessuno di dirgli qualcosa, a meno che non sia quello che vuole sentire. Solo su questo basa il proprio potere, mentre permette ai suoi territori [quelli che pagavano gli svedesi per avere protezione] negli altri stati di staccarsi da noi per colpa della sua pigrizia e debolezza. Vuole avere sotto di lui il regno di Norvegia, cosa che nessun altro re svedese ha mai preteso, ed intraprende guerre facendo soffrire molte persone. Ora questo è il nostro volere, noi pretendiamo, che re Olaf faccia pace col re norvegese, Olav II, e dia in moglie a lui la figlia Ingegerd. Possa poi, comunque, riconquistare i regni orientali che i nostri avi avevano preso, e per questo motivo lo seguiremo in guerra. Ma se non farà come vogliamo, noi attaccheremo lui, e lo uccideremo; non permetteremo più che legge e pace vengano disturbate. Così fecero i nostri avi, quando affogarono cinque re in una palude a Mula-thing, ed erano colmi dello stesso insopportabile orgoglio che oggi ci appartiene. Ora dica a noi, in fretta, quale decisione intende prendere.

E l'intero pubblico approvò, con fragore di armi e grida, le parole del lagmann.»


Snorri Sturluson,  Heimskringla


Immagine: Thorgny il Lögsögumaður parla al thing di Uppsala di C. Krogh


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