Il re sacerdote in epoca arcaica



L'unione, nella stessa persona del Sovrano, del potere religioso e di quello politico è nell'antichità un fatto accertato e normale: in Egitto, in Persia, in Etruria e altrove.

Non è dunque sorprendente constatarla nell'Ellade antica, ad epoche diverse.

Per gli Elleni dell'epoca eroica, il re è sacerdote, o capo dei sacerdoti.

Omero rappresenta più volte i re intenti a celebrare riti sacri: Agamennone e Priamo, nel canto III dell'Iliade, Achille, nel canto IX, Nestore, nel canto III dell'Odissea, ecc.

In Eschilo, le figlie di Danao rivolgono queste parole al re di Argo: "Tu sei la città. Pritàne autocrate, tu governi l'altare, focolare del paese, con i cenni della tua fronte che soli decidono, e, sul tuo trono dall'unico scettro, provvedi ad ogni necessità."

In Euripide, alle parole di Oreste: "È giusto che io governi sovrano in questa Argo pelasgica", Menelao obietta con questi interrogativi: "Puoi tu procedere alle libazioni? ... Puoi colpire con la tua lancia le vittime?".


I Misteri di Eleusi, Victor Magnien


(Immagine: statua di Menelao, particolare)

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