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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Walpurga

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  Siamo arrivati alla festa di Walpurgisnacht, Walpurga, la festa di Maggio. Nella tradizione celtica è Beltane. In Italia è nota anche con il nome di Calendimaggio, le Calende di Maggio. In molti calendari antichi segnava l'inizio dell'Estate. La festa richiama principalmente la fertilità della natura, celebrata con danze attorno al fuoco e al palo di Maggio. Si onorano le feconde nozze degli Dèi e delle Dee. Njörðr, Freyr, Freyja e la Dea di Walpurga sono particolarmente celebrati. Il Sole, la Dea Sunna, sale ancora nel Cielo e si approssima al suo culmine, il Solstizio d'Estate. Buona Festa a tutti.

Laguz

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  Lögr er, fællr ór fjalle foss; en gull ero nosser. Una cascata è un fiume che cade dal fianco di una montagna; ma gli ornamenti sono d'oro. Poema runico norvegese Lögr er vellanda vatn ok viðr ketill ok glömmungr grund. L'acqua è corrente vorticosa e un grande geyser e la terra del pesce. Poema runico islandese Lagu byþ leodum langsum geþuht, gif hi sculun neþan on nacan tealtum and hi sæyþa swyþe bregaþ and se brimhengest bridles ne gym[eð]. L'oceano sembra infinito agli uomini, se vi si avventurano sulla barca rollante e le onde del mare li atterriscono e il destriero del mare non bada alle sue briglie. Poema runico anglosassone

Nazgul

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Nazgûl. Il loro nome significa Spettri dell'Anello (dalla lingua nera di Mordor: nazg, anello e ûl, spettro; furono chiamati anche Úlairi, Spettri del male, dai Noldor e dai Númenoreani); erano in origine nove re degli uomini (tre dei quali grandi signori di Númenor) ai quali Sauron donò nove Anelli del Potere dotati di grande potenza, questi anelli resero questi Re immensamente potenti in vita, divenendo grandi guerrieri e maghi rispettati e temuti dalla propria gente; diedero loro enormi ricchezze e un'apparente immortalità, ma questa "immortalità" non faceva che far continuare loro la vita fino a divenire insostenibile. Col tempo la loro forma fisica si disperse, trasmutandoli in spettri e facendoli così cadere a uno a uno sotto il potere dell'Unico Anello. (Immagine: Artwork by Caellaigh Art)

La terra ancestrale dei Longobardi

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L'argomento principale a favore della provenienza scandinava dei Longobardi nasce dall'osservazione che la leggenda delle origini di un popolo rappresenta un elemento che per quel popolo stesso ha valore costitutivo e che legittima un ordine statale: è dunque un elemento che proprio per questo motivo si sottrae almeno in parte ad alterazioni di tipo poetico. Così è significativo il fatto che nel I secolo d.C. una parte di un popolo migrasse in effetti dalla Scania. Questa gente aveva nome di Winnili - i combattenti - e doveva essere composta, secondo le numerose indicazioni delle fonti, sopratutto di giovani bellicosi e rotti ad ogni fatica, che si raccoglievano al seguito di Ibor e Aio. Jörg Jarnut, Storia dei Longobardi (Immagine: La Scania, terra natale ed ancestrale dei padri Longobardi, e il lungo cammino sino alla conquista del Regno d'Italia.)

Il sacrificio di Odino

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Nono video sulla tradizione nordica e indoeuropea dal canale YouTube del Recinto di Mezzo. A cura di Fabrizio Bandini. Buona visione. (Nota: audio ottimizzato per lo smartphone, dal PC si consiglia l'utilizzo delle cuffie).

Eitri e Brokkr

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  Dopo di ciò Loki andò da quei nani che sono detti figli di Ivaldi , ed essi fecero la chioma e la (nave) Skíðblaðnir e la lancia che possedette Odino e che si chiama Gungnir.  Poi Loki scommise la testa con il nano che si chiama Brokkr, che suo fratello Eitri (non) avrebbe saputo fare tre oggetti buoni come questi.  Snorra Edda, Skáldskaparmál (Immagine: Eitri e Brokkr forgiano Mjollnir, illustrazione di Rona F. Hart)

Galadriel

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  Figli di Finarfin furono: Finrod il Fedele [...], Angrod e Aegnor [...].  Avevano una sorella, Galadriel, la più bella di tutta la Casa di Finwë; i suoi capelli rilucevano d'oro quasi avessero catturato in una rete lo splendore di Laurelin. J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Capitolo V (Immagine: Galadriel interpretata da Cate Blanchett)

Mannaz

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  Man byþ on myrgþe his magan leof: sceal þeah anra gehwylc oðrum swican, forðum drihten wyle dome sine þæt earme flæsc eorþan betæcan. L'uomo gioioso è caro ai suoi parenti; eppure ogni uomo è destinato ad abbandonare il suo compagno, finché il Signore per suo decreto rimetterà questa povera carne alla terra. Poema runico anglosassone Maðr er moldar auki; mikil er græip á hauki. L'uomo è un sovrappiù di polvere. Potente è la morsa del falco. Poema runico norvegese Maðr er manns gaman ok moldar auki ok skipa skreytir. L'uomo è la gioia dell'uomo e prodotto della terra e ornamento delle navi. Poema runico islandese

Sull'amicizia

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  Al proprio amico deve l'uomo essere amico e ricambiare dono con dono. Le risa con le risa ripagheranno gli uomini, ma l'ipocrisia con la menzogna. Al proprio amico deve l'uomo essere amico a lui e al suo amico. Ma all'amico del proprio nemico non deve nessun uomo essere amico. Sappi: se hai un amico in cui riponi buona fiducia e vuoi da lui qualcosa di buono, devi accordare il tuo animo col suo e doni scambiare: va' a trovarlo spesso. Se un altro ne hai in cui riponi cattiva fiducia e vuoi da lui qualcosa di buono, gentilmente gli devi parlare ma riflettere con astuzia e ricambiare l'ipocrisia con la menzogna. Ljóða Edda, Hávamál 42-45 (Immagine: Grimnir di Luka Basyrov)

Haakon Sigurdarson

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  Oggi commemoriamo Haakon Sigurdarson, Jarl di Lade e Signore della Norvegia, seguace degli Dèi e delle Dèe. Egli combatté per la Via Antica, ripristinando il culto degli Æsir e delle Ásynjur in Norvegia, che era stato attaccato e perseguitato con ferocia dai re cristiani. Sia gloria a lui. (Immagine: Battle between Haakon Jarl and brothers of Harald Greycloak di Christian Krogh)

Le schiere dei Dvergar

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  Þá gengu regin oll á rokstóla, ginnheilog goð, ok gættusk of þat hvárt skyldi dverga dróttir skepja ór Brimis blóði ok ór Bláins leggjum. Andarono allora gli dèi tutti ai troni del giudizio, divinità santissime e su questo deliberarono chi dovesse dei dvergar le schiere foggiare dal sangue di Brimir e dagli ossi di Bláinn. Þar vas Móðsognir mæztr af orðinn dverga allra, en Durinn annarr; þeir manlíkun morg of gerðu dverga í jorðu, sem Durinn sagði. Là Móðsognir era il più eccellente fra tutti i dvergar e Durinn era secondo. Là, d'aspetto umano, molti furono fatti, dvergar dalla terra; come Durinn diceva. Ljóða Edda, Voluspá 9-10 Immagine: Móðsognir e Durinn (1895) di Lorenz Frølich 

L'Unico Anello

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  Three Rings for the Elven-kings under the sky, Seven for the Dwarf-lords in their halls of stone, Nine for Mortal Men doomed to die, One for the Dark Lord on his dark throne In the Land of Mordor where the Shadows lie. One Ring to rule them all, one Ring to find them, One Ring to bring them all and in the darkness bind them In the Land of Mordor where the Shadows lie. Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende, Sette ai Principi dei Nani nelle loro rocche di pietra, Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende, Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra, Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende. Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli, Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende. J. R. R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli (Immagine: The One Ring, artwork di Marko Manev)

Manu

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I grandi sapienti si avvicinarono a Manu mentre sedeva raccolto in concentrazione; dopo essersi scambiati i saluti come si conviene gli dissero: Signore, per favore spiegaci, in modo preciso e ordinato, i doveri di tutti i (quattro) varna e anche delle persone che nascono tra (due varna). Le leggi di Manu, I,2