La morale vichinga
La morale vichinga non esigeva soltanto prontezza a morire in ogni momento in battaglia, ma anche un massimo autocontrollo.
Nel decalogo dell'ideale vichingo, indifferenza stoica e disprezzo indispensabile della morte occupavano il primo posto.
Perfino un condannato a morte - pretendeva il terribile codice - doveva essere fino all'ultimo istante sereno e rilassato; e Adamo di Brema informa di uno che andò "a farsi impiccare allegro come a un banchetto"
L'epopea dei vichinghi, Rudolf Pörtner
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