La guardia variaga

 




Dalle note dell'imperatore bizantino Costantino Porfirogenito sappiamo che anche la guardia variaga dei Cesari d'Oriente celebrava la festa del solstizio invernale al modo nativo. 

Vestiti di mantelli di pelliccia, una maschera sul viso, i Goti (come li chiamava l'imperatore) si riversavano nella sala della festa, battendo con le lance sugli scudi di legno gridando jul, jul, e facendo tre volte il giro della tavola sacra. 

La fragorosa festa sfociava quindi (come dovunque nel mondo nordico) in un banchetto, il cui culmine magico era costituito da un gigantesco recipiente schiumante d’idromele. 

Odino in persona, il monocolo Barbagrigia, era l’onnipresente protettore di questi saturnali vichinghi. 


L'epopea dei vichinghi, Rudolf Pörtner


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