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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

Hleifblot

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  Siamo arrivati al Hleifblot. Lammas, Hlafmesse, nella tradizione anglosassone posteriore, Freyfaxi, nella tradizione islandese. Nella tradizione celtica è nota come Lughnasadh. È l'antica Festa del Raccolto. Il mese di Agosto, che entra, è chiamato infatti nel calendario anglosassone Weodmonaþ, il mese della vegetazione. In quello franco invece è noto come Aranmanoþ, il mese delle spighe di grano. Il Sole comincia a declinare dopo il Solstizio d'Estate, ma è ancora alto nel Cielo. In questo blót si celebrano in particolare Freyr e Þórr, nel loro aspetto di divinità tutelari e di difensori della fertilità, del raccolto e della ricchezza. Buona festa a tutti.

Thurisaz

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  Þurs er kvenna kvöl ok kletta búi ok varðrúnar verr. Thurs è la tortura delle donne e l'abitante delle colline e il marito di Vardrún. Poema runico islandese

Il tempio di Uppsala

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  Il tempio di Uppsala era un luogo di culto dell'antica religione nordica, che sorgeva a Gamla Uppsala ("Uppsala Vecchia"). La presenza in quel luogo di un grande tempio è citata in varie saghe e testi, come le Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, le Gesta Hammaburgensis Ecclesiae Pontificum di Adamo da Brema e l'Edda in prosa di Snorri Sturluson. L'ubicazione e la natura di questo tempio sono questioni ancora dibattute.  Alcuni ritengono si trattasse di una struttura connessa alle sale del re svedese, sulla quale sarebbe stata costruita la odierna chiesa.  I ritrovamenti di resti di edifici in legno, al di sotto di questa, sembrerebbero apportare indizi a favore di questa interpretazione. All'ingresso della chiesa costruita sul terreno del tempio pagano, vi è una sezione di quercia risalente al X secolo, il cui uso originario si suppone risalire alle popolazioni pagane della zona che la utilizzavano per lo svolgimento dei sacrifici. Si ritiene che il luogo di

La runa Uruz

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Sedicesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.  A cura di Fabrizio Bandini.

Il tempio di Artemide

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  Il tempio di Artemide, o Artemision (in greco antico: Ἀρτεμίσιον, Artemision, in latino: Artemisium), era un tempio ionico dedicato alla dea Artemide, situato nella città di Efeso, nell'attuale Turchia. Per le sue enormi dimensioni e la ricchezza delle decorazioni, fu considerato una delle sette meraviglie del mondo antico. L'area in cui sorse l'Artemision era frequentata già dalla tarda età del bronzo (seconda metà del XIV e XIII secolo a.C.).  A partire dall'età protogeometrica i frammenti ceramici rinvenuti testimoniano l'esistenza di un culto (fine dell'XI - inizi del IX secolo a.C.), che si svolgeva probabilmente all'aperto, forse in un semplice recinto sacro. Nella seconda metà dell'VIII secolo a.C., o nel secondo quarto del VII secolo a.C., fu eretto il primo tempio, un periptero con cella in pietra. Questo primo tempio fu ricostruito, nella seconda metà del VII secolo a.C. L'edificio sacro fu ancora ricostruito nell'ultimo terzo del VII

Uruz

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Ur byþ anmod ond oferhyrned, felafrecne deor, feohteþ mid hornum mære morstapa; þæt is modig wuht. L'uro è fiero e ha grandi corna; è una bestia assai selvaggia e combatte con le sue corna; grande vagabondo della brughiera, è una creatura di grande coraggio. Poema runico anglosassone  

La runa Fehu

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 Quindicesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea. A cura di Fabrizio Bandini.

Gambara, Ibor e Aion

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Oggi commemoriamo Gambara, Ibor e Aion, la madre e i padri dei Longobardi, seguaci degli Dèi, sapienti e valorosi, antenati di tutti noi.  

Agamennone

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  Agamennone, "anax andron", "sovrano degli uomini", è la regalità stessa. Come tale deve officiare i rapporti con il cielo e con la terra. In lui convergono le vie dello scambio. Roberto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia Così è da Zeus che parte lo skeptron che attraverso una catena di detentori successivi arriva ad Agamennone. Zeus lo dona come insegna di legittimità a quegli che egli designa perché parlino in suo nome. Emile Benveniste, Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee Immagine: Agamennone seduto su una roccia mentre sorregge uno scettro, particolare da un lekanis attico a figure rosse della cerchia del Pittore dei Meidei, 410-400 a.C.

Italia longobarda

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  Il Regno longobardo (Regnum Langobardorum in latino) fu costituito in Italia dai Longobardi (popolo germanico originario della Scania) tra il 568-569, al momento della loro invasione, guidati dal re Alboin. La capitale del regno era Pavia.  L'effettivo controllo dei sovrani sulle due grandi aree che costituivano il regno, la Langobardia Maior nel centro-nord e la Langobardia Minor nel centro-sud, composta dai due grandi ducati semi-autonomi di Spoleto e di Benevento, non fu costante nel corso dei due secoli di durata del regno. Da un'iniziale fase di forte autonomia dei numerosi ducati che lo componevano, si sviluppò con il tempo una sempre maggior autorità del sovrano, anche se le pulsioni autonomiste dei duchi non furono mai del tutto domate. L'Italia longobarda perdurò per oltre due secoli. I re longobardi che regnarono in Italia furono: Alboin (560-572) Cleph (572-574) Periodo dei Duchi (574-584) Authari (584-590) Agilulf (591-616) Adaloald (616-625) Arioald (626-636)