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Visualizzazione dei post da luglio, 2025

Blót del Raccolto, Blót a Freyr

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  Siamo arrivati alla quinta festa della Ruota dell’anno, la Festa del Raccolto, la Festa di Freyr. Hleifblót e Freyrblót nell’antica tradizione nordica. Lammas, Hlafmesse, nella tradizione anglosassone posteriore. Nella tradizione celtica gaelica è nota come Lughnasadh. Nella tradizione italico-romana sono le Calende di Agosto. È l'arcaica Festa del Raccolto, di antichissima origine. Il mese di Agosto, che entra, è chiamato infatti nel calendario anglosassone Weodmonaþ, il mese della vegetazione. In quello franco invece è noto come Aranmanoþ, il mese delle spighe di grano. Il Sole, la dea Sunna, comincia a declinare dopo il Solstizio d'Estate, ma è ancora alto nel Cielo. In questo blót si celebrano in particolare Freyr e Thor, con le loro spose Gerðr e Sif, nel loro aspetto di divinità tutelari e di difensori della fertilità, del raccolto e della ricchezza. Alcuni gruppi eteni moderni chiamano questa festa Freyfaxi (Criniera di Freyr), dal nome del cavallo citato nella Hrafnke...

Festa del Raccolto, Festa di Freyr

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  Quarantaquattresimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.  A cura di Fabrizio Bandini.

Festa di Mezza Estate

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  Quarantatreesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.  A cura di Fabrizio Bandini.

Thurisaz

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  Thurisaz (29 luglio-12 agosto) Þurs vældr kvinna kvillu, kátr værðr fár af illu. Thurs ("Gigante") causa angoscia alle donne, la sfortuna rende allegri pochi uomini. Poema runico antico norvegese Þurs er kvenna kvöl ok kletta búi ok varðrúnar verr. Saturnus þengill. Thurs ("Gigante") è la tortura delle donne e l'abitante delle colline e il marito di una gigantessa thegn di Saturno. Poema runico antico islandese Ðorn byþ ðearle scearp; ðegna gehwylcum anfeng ys yfyl, ungemetum reþe manna gehwelcum, ðe him mid resteð. La spina è eccessivamente acuta, un oggetto maligno al tocco per ogni cavaliere, assai duro su chiunque sieda tra esse. Poema runico antico inglese

Invocazione a Syn

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  Syn, potente Dea, custode di Fensalir,  Tu che sbarri la porta all'intruso,  Tu che impedisci alla sfortuna di entrare,  Tu dalla forte volontà e dal forte braccio. Sii con noi ora,  Custodisci bene la nostra sala,  Custodisci saldamente il nostro onore. Possente Syn, vieni! Dal rituale per Syn, Alice Karlsdóttir, Norse Goddess Magic (Traduzione a cura del Recinto di Mezzo) Immagine: Syn verndar dyr Friggjar (Syn guards Frigg's Doors)

Uro

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  L'uro (Bos primigenius) era un grande bovino, oggi estinto. Il nome scientifico Bos primigenius significa "bue primitivo", "proto-bue". Gli uri erano noti per il loro temperamento aggressivo e nelle culture antiche ucciderne uno era un grande atto di coraggio. Giulio Cesare scrisse di questi animali nel De bello gallico: «la terza è la specie dei cosiddetti uri. Sono leggermente più piccoli degli elefanti, assomigliano ai tori per aspetto, colore e forma. Sono molto forti, estremamente veloci, non risparmiano né uomini, né animali che abbiano scorto. I Germani si danno molto da fare per catturarli per mezzo di fosse, e poi li uccidono: i giovani si temprano e si esercitano in queste fatiche e genere di cacce. Chi ha ucciso diversi uri, ne espone le corna pubblicamente, a testimonianza della sua impresa, ricevendo grandi elogi. Non si riesce ad abituare gli uri alla presenza degli uomini, né ad addomesticarli, neppure se catturati da piccoli. Le corna, per ampi...

Uruz

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  Uruz (14-28 luglio) Poema runico antico norvegese Úr er af illu jarne; opt løypr ræinn á hjarne. Scarto viene dall'acciaio cattivo; la renna spesso corre sulla neve gelata. Poema runico antico islandese Úr er skýja grátr ok skára þverrir ok hirðis hatr. umbre vísi La pioggia è il lamento delle nubi e la rovina del raccolto di fieno e l'odio del pastore. Poema runico antico inglese Ur byþ anmod ond oferhyrned, felafrecne deor, feohteþ mid hornum mære morstapa; þæt is modig wuht. L'uro è fiero ed ha grandi corna; è una bestia assai selvaggia e combatte con le sue corna; grande vagabondo della brughiera, è una creatura di grande coraggio.

Gambara, Ibor e Aion

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  Oggi commemoriamo Gambara, Ibor e Aion, la madre e i padri dei Longobardi, seguaci degli Dèi, sapienti e valorosi, antenati di tutti noi.

Ásgarðr

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  Ásgarðr è nella mitologia nordica la residenza degli Æsir, gli dèi celesti. Il termine significa in norreno il Recinto degli Æsir. Questo mondo è chiamato anche Ásaheimr o Goðheimr. Esso è separato dal mondo degli uomini, il Miðgarðr, come dagli altri mondi. Ásgarðr conta dodici residenze delle divinità: Þrúðheimr, Ýdalir, Válaskjálf, Søkkvabekkr, Glaðsheimr, Fensalir, Þrymheimr, Breiðablik, Himinbjörg, Folkvangr, Glitnir e Nóatún. Il mondo degli Dèi ha delle mura possenti costruite grazie all'intervento di un gigante e al suo interno si trova anche il Valhǫll, la Sala dei Caduti. Bifrǫst, il ponte arcobaleno, è l'unica via di congiunzione tra la dimensione divina di Ásgarðr e quella umana di Miðgarðr. Come è scritto nella Snorra Edda: Þar næst gerðu þeir sér borg í miðjum heimi er kǫlluð er Ásgarðr.  Þar byggðu goðin ok ættir þeira, ok gerðust þaðan af mǫrg tíðendi ok greinir bæði á jǫrðu ok í lofti. Poi [i figli di Borr] costruirono per loro, nel centro del mondo, una ro...