Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Gebo

Immagine
  Gebo (28 settembre-12 ottobre) Gyfu gumena byþ gleng and herenys, wraþu and wyrþscype and wræcna gehwam ar and ætwist, ðe byþ oþra leas. La generosità porta credito e onore, il che sostiene la propria dignità; fornisce aiuto e sussistenza a tutti gli uomini finiti che sono privi di ogni altra cosa. Poema runico anglosassone

The Wanderer

Immagine
  Hwær cwom mearg?  Hwær cwom mago?      Hwær cwom maþþumgyfa? Hwær cwom symbla gesetu?      Hwær sindon seledreamas? Eala beorht bune.      Eala byrnwiga. Eala þeodnes þrym.      Hu seo þrag gewat, genap under nihthelm, swa heo no wære.  Dov’è il destriero?  Dove il giovane guerriero?  Il donatore d’ori? Dove i seggi dei banchetti? Dove sono le gioie della sala? Ah, la coppa splendente!  Ah, il guerriero in armi! Ah, la gloria del signore!  Come è passato quel tempo, scomparso nel buio della notte,  come se mai fosse stato! 

Blót d'Autunno

Immagine
  Siamo arrivati alla sesta festa della Ruota dell’anno, la Festa d’Autunno. Haustblót nella tradizione nordica antica. È la festa dell'Equinozio di Autunno. Il Sole, la Dea Sunna, continua la sua discesa, cominciata dopo il Solstizio d'Estate. Nell'Equinozio luce e buio si equivalgono. Passato questo si entra nella parte oscura dell'anno. Il Blót d’Autunno è anche la festa del secondo raccolto, con cui si chiude la stagione estiva. In questo blót si onorano in particolar modo Óðinn, Freyr, Frigg e Freyja. Il mese di Settembre, in cui cade questa festa, nel calendario anglosassone è chiamato Haligmonath, il mese sacro. Nel calendario franco è invece chiamato Witumanoth, il mese del legno, periodo in cui si raccoglieva la legna in previsione dell'arrivo dell'inverno. La runa di questa festa è Kenaz (in antico germanico), Kusma (in antico gotico), Cén (in antico anglosassone), Kaun (in antico norreno), la sesta runa del Futhark antico, che significa torcia (Kenaz,...

Festa di Autunno

Immagine
  Quarantacinquesimo video sulla tradizione nordica e indoeuropea.  A cura di Fabrizio Bandini.

Kenaz

Immagine
  Kenaz (13-27 settembre) Kaun er barna bǫlvan; bǫl gørver nán fǫlvan. L'ulcera è fatale per i bambini; la morte rende pallido un cadavere. Poema runico antico norvegese Kaun er barna böl ok bardaga [för] ok holdfúa hús. flagella konungr. Ulcera, malattia fatale per i bambini e punto doloroso e dimora della mortificazione. Re dei flagelli. Poema runico antico islandese Cen byþ cwicera gehwam, cuþ on fyre blac ond beorhtlic, byrneþ oftust ðær hi æþelingas inne restaþ. La fiaccola è nota ad ogni uomo vivente per la sua pallida, brillante fiamma; brucia sempre all'interno del luogo in cui i principi siedono. Poema runico antico inglese

Ermanaric

Immagine
  Oggi commemoriamo Ermanaric, possente re degli Ostrogoti della dinastia degli Amali, discendente di Gautr, seguace degli Dèi, che regnò lungamente sul suo popolo e sulle steppe orientali. Dopo di lui i re Amali condussero gli Ostrogoti in Italia, qui si stabilirono e regnarono. Essi sono i nostri antenati.

Gefjon

Immagine
  Nella mitologia norrena, Gefjon (scritto anche Gefion o Gefjun) è una dea degli Aesir associata all'aratura, all'isola danese di Zelanda, al leggendario re svedese Gylfi, al leggendario re danese Skjöldr, alla prescienza, ai buoi e alla verginità.  Gefjon è attestata nell'Edda poetica, compilata nel XIII secolo da fonti tradizionali precedenti, nell'Edda in prosa e nell'Heimskringla, scritte nel XIII secolo da Snorri Sturluson e nelle opere degli scaldi. L'Edda in prosa e l'Heimskringla riportano entrambe che Gefjon arò con dei buoi della terra in Svezia e con questa terra formò l'isola di Zelanda.  Inoltre l'Edda in prosa descrive non solo che Gefjon è vergine, ma che tutti coloro che muoiono vergini diventano suoi servitori. L'etimologia del teonimo Gefjon (e della sua variante Gefjun) probabilmente significa "colei che dà" (prosperità o felicità). Immagine: Gefjon, artwork